ASR20 Salerno-Reggio Calabria (anno:2009)

Progettazione esecutiva e lavori di ammodernamento ed adeguamento al tipo 1/a delle norme CNR/80. Macrolotto 3 - Parte 3° Dal km 173+900 al km 185+000.


Committente:

Impresa Uniter S.p.A

Importo totale lavori:

206.766.556 Euro


GPIngegneria ha progettato le cinque gallerie del lotto con le relative opere di Imbocco:

Le gallerie hanno interessato sia porzioni di ammasso particolarmente competenti sia materiali argillosi particolarmente scadenti. La particolarità di tale intervento è stato quello della parziale/totale interferenza tra il tracciato di nuova realizzazione con le gallerie esistenti sul vecchio tracciato. Solo per la galleria Campotenese entrambe le canne sono state di nuova realizzazione; per la galleria Ospedaletto, la canna Nord di progetto è di nuova realizzazione, la canna Sud è stata scavata allargando la canna Nord del tracciato esistente. La canna Sud della galleria Cerreta è stata quella che ha presentava le maggiori problematiche di interferenza con il tracciato esistente: essa infatti si sovrappone, per un tratto iniziale a partire dall’imbocco lato Salerno, ad entrambe le canne dell’attuale tracciato, con diverse posizioni relative tra tracciato esistente e tracciato di progetto. Le gallerie sul vecchio tracciato sono state utilizzate ove possibile come via per la realizzazione degli interventi di consolidamento per le tratte interferenti con il tracciato di nuova realizzazione; inoltre dove la galleria esistente (attuale) e la galleria di progetto si divaricano mutuamente generando caverne a contorno mistilineo in parte concavo ed in parte convesso, si è reso necessario, prima dell’ avanzamento, riempire di calcestruzzo magro il vuoto dismesso, in maniera da garantire la stabilità del nuovo prerivestimento. La galleria Cillarese e la galleria Colloreto, infine, sono state scavate completamente in allargamento.

Oltre ai precedenti vincoli, meramente geometrici, la progettazione ha seguito criteri generali indirizzati a configurare l’opera secondo la più attuale sensibilità ambientale, intesa non solo come minimo impatto visivo ma, più propriamente, come effettivo rispetto degli ecosistemi in un’area di ampio valore, vincolata a vario livello pianificatorio all’interno del parco del Pollino. In termini generali si è ricorso, dove possibile, ad opere di sostegno configurate con tecnologia “verde” tale da fornire un esito confrontabile con l’ambiente incontaminato circostante e si è operato in tale guisa anche nei confronti dei muri esistenti mantenuti in esercizio e coperti con analoghi paramenti. Ciò ha riguardato in particolare i nuovi imbocchi delle gallerie. Pari attenzione è stata riposta nelle sezioni interne alla zona 1 del parco del Pollino che, nella loro limitata ed obbligata estensione, si sviluppano quasi integralmente in galleria e viadotto mantenendo inalterata la continuità faunistica ed idrica dei suoli, l’unico tratto presente in trincea, proprio per ottemperare a tale volontà è stato coperto in galleria artificiale, consentendo, anche su di esso, la massima permeabilità di attraversamento ed occultandolo, così, visivamente.

Per quanto riferibile ai numerosi viadotti, dopo attenta valutazione tecnico-economica, è stata scartata l’ipotesi di riutilizzare la maggior parte di strutture esistenti in tutte le sezioni adeguate in sede. Molto spesso infatti il nuovo tracciato, anche nelle zone complanari ha comportato non solo l’allargamento delle carreggiate, che di per sé comporta la necessità di sostituire almeno l’impalcato, ma anche una modifica dell’asse.