S.S.182 delle Serre (anno:2004)
Progetto esecutivo di dettaglio
Progetto esecutivo di dettaglio di due direttrici stradali con carreggiata 10.50 m. Un'asta detta “principale” che si sviluppa per circa 14 km e un'asta “per Serra San Bruno”, per ulteriori 7 km, che parte dall’Asta Principale, e raggiunge paesi e villaggi dell'entroterra.
Le principali caratteristiche delle due aste sono:
Asta Principale
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Lunghezza asta 14.000 m
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Rilevato / scavo 10.158,5 m
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Lunghezza viadotti 1.879,7 m
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Lunghezza gallerie naturali 1.242,2 m
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Lunghezza gallerie artificiali 719,5,2 m
Asta per Serra San Bruno
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Lunghezza asta 7.018 m
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Rilevato / scavo 5.202,4 m
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Lunghezza viadotti 1265,6 m
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Lunghezza gallerie artificiali 550,0 m
Lungo il tracciato sono previsti tre svincoli definiti:
Innesto Asta per Serra San Bruno
Svincolo di Torre Ruggiero – Cardinale
Svincolo di Chiaravalle Centrale
La struttura dei viadotti è realizzata con travi in cemento armato precompresso del tipo “a cassoncino” di altezza media 1.85m in grado di coprire luci di oltre 30 m. L’impalcato, della larghezza totale di 12 m è sostenuto da tre travi. Le pile di sostegno hanno sezione ellittica di dimensioni 5.20 x 1.20 m.
Le gallerie naturali si sviluppano in terreni difficili, spesso con bassi ricoprimenti. Le sezioni adottate prevedono nelle situazioni geologiche e geomeccaniche più favorevoli, di frequente ipotizzabili nel “corpo galleria” con coperture maggiori, in cui l’ammasso interessato dagli scavi risulta prevalentemente costituito dalla fascia meno alterata e disgregata della formazione in posto i seguenti interventi:
presostegno al contorno del cavo, realizzato mediante 41 tubi metallici sub-orizzontali, cementati in foro L 12 m, sovrapp. 4 m;
eventuali drenaggi in avanzamento, in caso di presenza d’acqua;
rivestimento di prima fase costituito da 25 cm di spritz-beton fibrorinforzato e centine metalliche 2IPN 160 ad interasse p = 1.00 m;
impermeabilizzazione della gallerie con tessuto non tessuto e telo in pvc;
murette gettate ad una distanza media dal fronte 4 Ø;
arco rovescio spessore 90 cm, gettato ad una distanza media dal fronte di 6 Ø;
rivestimento definitivo in cls di spessore variabile 50-120 cm in calotta gettato a una distanza dal fronte da definirsi in funzione del quadro deformativo del cavo rilevato in corso d’opera (mediamente 10 Ø).
Nelle zone di transizione tra la fascia di materiale estremamente alterato e quella meno alterato si prevede l’esecuzione di una colonnella di infilaggi metallici con sovrapposizione doppia e iniezioni di seconda fase attraverso le valvole che garantiscono una protezione continua nella parte sommitale del cavo permettendo di eseguire gli scavi in sicurezza. Inoltre la sezione è usata nell’attraversamento delle zone antropizzate in superficie qualora gli scavi insistano nella fascia di formazione meno alterata e disgregata in quanto una sovrapposizione doppia e continua dei consolidamenti può ridurre al minimo i pericoli in superficie derivanti da effetti locali con perdite di volume di scavo al livello della calotta della futura sezione.