S.S.38 Variante di Morbegno (anno:2009)

Progetto esecutivo e assistenza tecnica alla costruzione.

L'opera, lunga circa 9.3 km, costituisce la variante alla strada statale 38 "dello Stelvio", dall'incrocio con la strada statale 36 "del Lago di Como", al km 8+200, nel comune di Cosio Valtellino. L’infrastruttura migliorerà i collegamenti della Bassa Valtellina, riducendo il traffico sulla viabilità locale, aumentando la qualità e la sicurezza della vivibilità dei centri abitati.

La variante, che si sviluppa nel fondovalle Valtellinese sul versante idrografico sinistro del fiume Adda, è composta da due carreggiate separate, ciascuna con due corsie per senso di marcia di 3,75 metri, da una banchina destra di 1,75 metri, da una banchina sinistra della larghezza di 1 metro e da uno spartifico centrale di 3 metri, per una larghezza complessiva della piattaforma stradale di 23,50 metri.


Committente:

Impresa Claudio Salini S.p.A - Morbegno Scarl

Progetto sviluppato In associazione con:

3TI Progetti Italia e IGEAM srl

Importo totale lavori:

144.446.368 Euro

L'intervento comprende:

Lungo l’intero tracciato sono presenti tre ponti e quattro viadotti, tra i quali il più importante è senz’altro il viadotto “Valtellina” (lungo 3,85 km), realizzato mediante l’affiancamento di due viadotti composti ciascuno da 8 travate indipendenti e con una struttura portante in acciaio e una soletta gettata in opera in calcestruzzo. Le fondazioni sono del tipo “profondo” su pali di grande diametro. La singola travata è composta da 10 campate (40 + 8x50 + 40) per una lunghezza complessiva di 480 m, a meno della travata terminale che ha 11 campate e una lunghezza complessiva di 490 m (40 + 2x50 + 2x40 + 50 +2x40 + 2x50 + 40). Il ponte viene realizzato con struttura portante in acciaio e soletta gettata in opera in calcestruzzo, lo schema statico è a trave continua, su più appoggi. La struttura è costituita da due travi principali ad anime inclinate, da una soletta collaborante, con la struttura in acciaio, in c.a. della larghezza complessiva (marciapiede +carreggiata + cordoli) di 13.0 m. Il collegamento tra le due travi principali è eseguito inferiormente mediante un controvento reticolare, costituito da aste diagonali, atto ad assorbire le azioni orizzontali e le azioni torcenti. Il controvento superiore, la cui funzione statica è richiesta in fase iniziale di montaggio, ovvero finché la soletta in calcestruzzo non avrà fatto presa, ha schema reticolare.Le travi longitudinali sono collegate tra loro mediante diaframmi reticolari a K. L’altezza delle travi in acciaio, è pari a 1.75 m per le sezioni correnti, mentre per i conci di pila, sono ad altezza variabile fino a raggiungere un’altezza massima di 2.80 m. Le travi in acciaio sono provviste di rib longitudinale al fine di ridurre le deformazioni delle anime durante le fasi di saldatura in officina delle stesse. La pendenza trasversale si ottiene per effetto della diversa quota di imposta delle travi tra interno ed esterno curva, con rotazione indeformata della sezione trasversale.